
Sesso in menopausa, i numeri stupiscono
Il mito che la vita sessuale termini con l’arrivo di menopausa e andropausa è stato ufficialmente smentito da una recente ricerca dell’Università del Michigan che ha dimostrato che, grazie all’invecchiamento sempre più in buona salute dovuto a molteplici fattori, gli over 50 e 60 sono molto attivi, anche sessualmente.
Il sondaggio è stato condotto dall'Institute for Healthcare Policy and Innovation e ha preso un campione di 1002 soggetti di età compresa tra i 65 e gli 80 anni, per stabilire quanto effettivamente fossero attivi sessualmente. Il dato emerso è sorprendente (almeno per il senso comune):il 40% delle persone di età compresa tra 65 e 80 anni fa sesso con regolarità e per circa il 50% degli uomini, il sesso è estremamente importante (molto meno per le donne, circa il 12%).
L’interesse verso il sesso in terza età
L’idea comune è che dopo menopausa e andropausa – e ancor più man mano che gli anni passano- si sia sempre meno interessati al sesso. Eppure, quasi due terzi degli intervistati hanno affermato di essere interessati al sesso e più della metà ha affermato che il sesso è importante per la loro qualità di vita, indipendentemente dal fatto che si sia sessualmente attivi.
E che dire dell’idea comune che, sebbene vi sia interesse verso il sesso, questo non sia però soddisfacente a causa della comparsa delle prime disfunzioni sessuali e del corpo che invecchia? Anche qui la ricerca ha confermato un dato interessante: il 73% degli intervistati ha affermato di essere soddisfatto della propria vita sessuale attuale. Anzi, alcuni hanno commentato che la loro vita sessuale attuale è anche migliore di quella che avevano da giovani. Importante anche l’impatto della presenza di una relazione affettiva a supporto della propria vita sessuale, per l’84% degli uomini e il 69% delle donne.
I dati della ricerca su sessualità e anzianità
Dalla ricerca sono comunque emerse alcune differenze relative alle diverse età, al genere sessuale e allo stato di salute dei partecipanti, che è importante discutere e comprendere. I partecipanti fra i 65 e i 70 anni hanno quasi il doppio delle probabilità di essere sessualmente attivi rispetto a quelli tra i 70 e i 75 anni. E mentre un terzo di coloro che hanno superato i 60 anni ha dichiarato di essere estremamente interessato al sesso, solo il 19% degli over 75 ha affermato di esserlo.
Circa il genere sessuale, è emerso che il 31% delle donne è sessualmente attiva, mentre gli uomini per il 51% del campione. Ma le donne hanno maggiori probabilità di essere estremamente soddisfatte della propria vita sessuale e questo perché la menopausa arriva e scompare, generalmente, prima dell’andropausa e le donne hanno più tempo per abituarsi al cambiamento del proprio corpo in questa fase e di trovare un nuovo adattamento alla nuova sessualità. Importante anche l’impatto degli integratori ormonali assunti in menopausa, utili a mantenere alto il desiderio sessuale.
La ricerca ha anche raccolto dati sull’assunzione di integratori e farmaci per supportare l’attività sessuale, ma solo il 18% degli intervistati ha dichiarato di aver usato Viagra & Co. negli ultimi due anni. È invece preoccupante che solo il 17% di questi adulti più anziani abbia parlato con il proprio medico di salute sessuale nello stesso periodo, nemmeno per farsi prescrivere questi farmaci. Se è comprensibile che un anziano possa avere imbarazzo e difficoltà a parlare di sessualità con un medico, dovrebbero essere i medici stessi a informarsi sulla solo salute sessuale, senza offendere e imbarazzare. Eppure difficoltà di erezione, secchezza vaginale, alterazioni ormonali, poco desiderio sessuale e infezioni sessuali fanno parte della quotidianità di ogni adulto: parlarne con il medico aiuterebbe a non essere più sorpresi del fatto che non solo gli anziani sono interessati al sesso, ma che effettivamente lo praticano con regolarità.
Il dato più importante che emerge dalla ricerca sulla sessualità dopo la menopausa e l’andropausa è la certezza di smettere di allarmarsi che, avanzando con l’età, non si avranno più rapporti sessuali: se persisteva ancora questa impressione legata alle vecchie generazioni, il trend è completamente capovolto ed è dovuto sia all’età media che è aumenta, ma anche al miglioramento generale della salute pubblica, fattori che hanno impattato notevolmente sul benessere generale e sulle possibilità di trascinare oltre i limiti di età noti, comportamenti tenuti in anni precedenti. Ovviamente non ci si riferisce solo al sesso, ma di certo la possibilità di continuare a vivere una sessualità attiva e soddisfacente, contribuisce a uno stato di benessere positivo generale.
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