Sbiancamento anale: dubbi e risposte

Grande trend lanciato dal porno, lo sbiancamento anale permette di schiarire la pigmentazione della pelle attorno all’ano, che, a causa del normale attrito e dell’invecchiamento, si scurisce sempre più. Anche cambiamenti ormonali e pigmentazione in eccesso possono essere alla base dell’”inestetismo”, ma in quei casi occorre pensare allo sbiancamento solo dopo aver escluso patologie correlate alla pelle.

In realtà non si può parlare di vero e proprio inestetismo, in quanto l’ano è scuro nella sua apparenza naturale, ma alcune persone trovano che un ano sbiancato le renda più sicure nella vita sessuale. Non a caso, si tratta di uno dei trattamenti che maggiormente cresce nelle richieste nei centri estetici.

Lo sbiancamento permette di schiarire temporaneamente quest'area attraverso l’azione di peeling chimico che agisce sulla melanina - il pigmento naturale della pelle - o attraverso l’intervento del laser, che distrugge la melanina in eccesso e rallentare la creazione di pigmenti.


Lo sbiancamento anale è sicuro?

Lo sbiancamento anale è sicuro se eseguito correttamente e a cura di un professionista. Tecniche improprie di sbiancamento anale e l'uso di prodotti non a norma o di candeggina possono causare infezioni, danni alla pelle o scolorimento permanente della pelle.


Lo sbiancamento anale fa male?

Lo sbiancamento anale può essere leggermente fastidioso, ma non può causare un vero e proprio dolore. Gli agenti schiarenti topici possono causare lieve bruciore nel momento in cui vengono applicati e iniziano a fare il loro effetto. Se invece si esegue lo sbiancamento mediante laser, si potrebbe percepire un leggero pizzicore durante il trattamento, sebbene si possa richiedere l’applicazione di una crema topica anestetizzante per evitare di sentire qualsiasi sensazione.

Occorre però fare attenzione se il bruciore e il prurito dopo il trattamento sono molto forti e se insorge febbre: in tal caso sarà meglio consultare un medico di base o un dermatologo.


A quale professionista rivolgersi per sbiancare l’ano?

Le spa, i saloni e gli studi di chirurgia plastica, estetica e dermatologica sono i luoghi adatti dove fare lo sbiancamento anale, perché offrono consulenze e trattamenti sia topici che laser. Il dermatologo andrebbe comunque consultato per capire se la pelle scura è causata da qualche problematica clinica e se quindi è sconsigliato operare sopra.


Cosa aspettarsi da uno sbiancamento anale?

Il colore che la pelle avrà dopo lo sbiancamento anale dipende dal tono naturale che la pelle ha prima del trattamento, per cui non sempre si potrà raggiungere il rosa che si trova nei film porno. Le pelli mediterranee o nordeuropee, in ogni caso, sono quelle che ottengono risultati più soddisfacenti.


Prima dello sbiancamento anale

Prima dell'appuntamento, il tecnico o il medico potrebbero richiedere alcune raccomandazioni da tenere:

  • Astenersi dal sesso: andranno evitati i rapporti anali o vaginali per almeno tre giorni prima dell'appuntamento, in quanto l'attrito sessuale può causare delle piccole lacerazioni che aumentano il rischio di dolore e effetti collaterali durante o dopo il trattamento;
  • Evitare la depilazione: rasatura, ceretta e altri tipi di epilazione possono irritare la pelle intorno all'ano e causare disagio; molto spesso, nei centri, viene eseguita una rasatura sul momento, ma non approfondita, in quanto non occorre;
  • Evitare le attività che fanno sudare: certe attività, non solo sportive, aumentano la sudorazione e l'attrito intorno all'ano, cosa che, se avviene in prossimità del trattamento, può renderlo meno efficace;
  • Evitare di indossare il perizoma: anche indossare biancheria intima attillata, come un perizoma, può aumentare l'attrito.

Il giorno dell'appuntamento si raccomanda la normale igiene genitale e di indossare indumenti larghi e biancheria intima di cotone e semplice, che aiuteranno la pelle a respirare dopo il trattamento senza alcuna difficoltà.


Possibili effetti collaterali e rischi dello sbiancamento anale?

Che si tratti sia di sbiancamento anale fai da te che professionale, ogni formula di sbiancamento può generare degli effetti collaterali da monitorare.

I rischi dei trattamenti di sbiancamento anale fatti a casa sono:

  • Applicazione errata: se viene applicato troppo prodotto, potrebbe “scivolare” in zone genitali non indicate, che potrebbero, quindi, irritarsi;
  • Danno permanente: prodotti non di qualità o applicazioni con tempistiche improprie possono causare cicatrici e scolorimento permanente;
  • Stenosi anale: se per le motivazioni citate i prodotti per lo sbiancamento anale dovessero entrare nel retto, si potrebbe sviluppare una stenosi anale o tessuto cicatriziale intorno al retto, che causano l’impossibilità del retto di flettersi naturalmente e quindi costipazione e dolore.

I rischi dei trattamenti sbiancanti anali eseguiti professionalmente, invece, riguardano:

  • Danni alla pelle: le sostanze chimiche usate nei centri estetici hanno un’azione più forte e hanno maggiori probabilità di causare effetti collaterali se applicate con disattenzione;
  • Tecnica impropria: se un tecnico non è adeguatamente formato, potrebbe applicare il prodotto in modo errato, causando cicatrici, bruciore o danni permanenti alla pelle;
  • Danno laser: un laser non correttamente settato nella temperatura può danneggiare la pelle.


Sbiancamento anale fai da te?

Esistono in commercio dei prodotti per eseguire lo sbiancamento anale a casa, ma è importante capire quali siano gli ingredienti che li compongono, soprattutto se sono prodotti che provengono dalle zone extraeuropee. L’ingrediente che permette la modulazione della schiaritura è l’acido cogico (in inglese: Kojic Acid, un derivato fermentato delle bacche di Koji), che funziona per esfoliazione profonda del primo pigmento del derma. Altro ingrediente usato con sicurezza è l'idrochinone (o chinolo), che ha effetto sbiancante.

A differenza dello sbiancamento eseguito con tecniche e strumenti professionali, quello casalingo potrebbe non dare gli effetti sperati o darli in tempistiche molto lunghe, per cui, per un risultato certo, veloce, ma soprattutto sicuro, si consiglia di rivolgersi a un professionista.


I risultati dello sbiancamento anale sono permanenti?

Le attività quotidiane, come camminare, correre e sudare, causano attrito topico, che è quello che causa l’iperpigmentazione della pelle. Per avere risultati che siano davvero sul lungo termine, occorrerà ricorrere a sedute di sbiancamento ripetute tempo e a stabilirlo sarà il professionista che, vedendo lo stato di partenza della pigmentazione, riuscirà a definire meglio il numero di sedute necessarie e dopo quanto tempo tornare. In generale, il trattamento laser richiede un ritocco ogni 6-8 mesi, mentre i trattamenti topici ne richiederanno di più frequenti.


Mantenimento della pelle sbiancata dopo il trattamento

Si consiglia l’astensione sessuale dopo avere eseguito lo sbiancamento anale. Una volta a casa, verranno consigliate creme e lozioni da applicare sulla parte sbiancata, per dare sollievo immediato e mantenere i primi effetti senza incorrere in infezioni.