
Privazione sensoriale e sesso
Quando si pensa alla deprivazione sensoriale, di solito, si pensa subito a tecniche di meditazione o, peggio, a tecniche di tortura militare. Nella meditazione, infatti, la “cancellazione” (o meglio, il controllo) degli input sensoriali esterni serve a liberare la mente e permettere che questa si concentri su mondi e pensieri inimmaginati. Nello stesso tempo, avere un senso “bloccato” o limitato, acuisce gli altri lasciati liberi – proprio come accade a un cieco che ha il tatto iper sviluppato.
Il passaggio da queste origini a quelle più corporee avviene a partire degli anni ’90, quando si diffusero negli USA alcune grandi vasche piene di acqua salata, in cui galleggiare in uno spazio completamente privo di suoni, luci e odori. La mente può così vagare “libera”, senza interferenze. Relax assicurato.
Il passaggio al sesso? Scontato, in breve tempo. Le esperienze di privazione sensoriale unite ai rapporti sessuali sono capaci di migliorare di molto l’esperienza.
Vediamo cosa accade a ogni senso umano se, in un gioco sessuale, viene negato.
Tatto
Il tatto è alla base dell’eros: voler accarezzare o
abbracciare la persona che ci piace è il gesto più naturale che conosciamo. Nel
sesso, se fatto bene, il tocco può far impazzire una persona. La deprivazione del tatto avviene legando
le mani di una persona, o fra loro o a un qualcosa (di solito: la spalliera del
letto, ma anche i piedi, le maniglie del comodino o una sedia). Persino
l’oggetto con cui si lega ha un effetto particolare: delle rigide manette danno
sensazioni diverse da una sciarpa di seta, no? Nella deprivazione, la legatura
deve essere ben salda e non facile da sciogliere, ma sempre sicura (senza ostacolare
il fluire del sangue ai polsi). Esiste persino tutta un’arte nata attorno ai
legamenti, lo shibari.
Attenzione: legare qualcuno è anche una questione
di fiducia. Non si può legare qualcuno che non lo desidera o che non si
sente al sicuro.
Una volta privato il partner del tatto, ci si
dedicherà a pieno a stuzzicare ogni parte del suo corpo. Non ha senso
concentrarsi solo su una parte, avendo a disposizione tutto il resto, per cui è
bene sperimentare, partendo dal basso e risalendo piano piano, assicurandosi di
non tralasciare nulla. Leccare, mordere, baciare, succhiare, tutto è concesso,
compreso l’utilizzo di accessori e giochi sensoriali: vibratori, cubetti di
ghiaccio, candele per il corpo, pinze, fruste…
Tutto è concesso, purché non faccia male. Si può oscillare fra il piacere dolce
e il dolore controllato, passando dal solletico.
La sensazione di essere indifesi, senza poter reagire, ha l’effetto di
aumentare il piacere, il centro di questa pratica.
Gusto
Prima di privare il partner del gusto
occorre...offrire qualcosa da gustare. Alla base di questo gioco erotico vi è,
infatti, una preparazione precedente che consiste nel selezionare alcuni cibi e
oggetti da far assaggiare e leccare, magari pensando anche a posti creativi dai
quali farli assaggiare.
Il massimo dell’eccitazione si ha con le scoperte sensoriali più creative, per
cui, oltre a pensare alla semplice panna spray sul pene, si potrebbe anche
pensare a lubrificanti
o gelatine aromatizzate, pensati proprio per lo scopo e commestibili. Si può
anche osare con qualcosa un poco fastidioso o piccante, come una caramella alla
menta piperita in bocca mentre si fa un cunnilingus. E poi c’è tutta la sezione
dei cibi afrodisiaci, pensati per eccitare ancor prima di trovarsi a letto.
Insomma, i giochi basati sul dare e togliere piacere con il gusto sono davvero
molti e sbizzarrirsi è semplice, basta pensare alle varie sensazioni che un
determinato cibo dà alla propria lingua.
Vista
La deprivazione
della vista è forse il gioco più comune, fra questi. Bendare una persona o
bendarsi in due è semplice e tutti, prima o poi, l’han provato. È anche il
gioco che ha maggiore impatto erotico, perché, privati della vista, si
acuiscono immediatamente altri sensi, come il tatto. Affidarsi solo alle mani, da
bendati, è più eccitante che toccare qualcuno vedendolo, a causa della sorpresa
continua. Così come anche essere toccati da bendati, genera brividi più
intensi.
Altro gioco interessante e divertente, è il bendarsi in due e giocare a mosca
cieca, una variazione sul tema per ridere di gusto. Interessanti, ovviamente,
tutti i mix tattili che si possono fare sulla pelle di una persona bendata, dal
cubetto di ghiaccio alla candela per il corpo.
Udito
È forse la deprivazione che più fa paura, ma, proprio
per questo, è anche quella delle sensazioni più intense. Usata in mix con la
privazione della vista, la deprivazione
dell’udito è alle basi del BDSM vanilla, affinchè la persona sorda e cieca
possa concentrarsi al massimo sulle sensazioni di dolore e piacere. Ma perché
non testarla anche in un contesto erotico classico? Non poter vedere né sentire
arrivare una persona o un tocco, sorprende molto, in senso positivo, e la
sottomissione è davvero totale, meglio ancora se il partner è anche legato.
Certo, il grado di fiducia deve essere massimo, ma questo vale per tutti i
giochi di deprivazione sensoriale. Il trucco è il sovraccarico di stimoli: una piuma, un soffio, dell’acqua addosso,
delle carezze, un massaggio, dell’olio caldo…tutto mixato e ripetuto fin quando
l’eccitazione raggiunge il massimo livello.
Olfatto
L'olfatto è considerato il più potente senso emotivo
che il corpo umano possiede, anche se si tende a sopraffarlo o fare affidamento
sugli altri sensi. Eppure, sappiamo bene quanto alcuni profumi ci attivino
ricordi e sensazioni positive. Come usarlo nel sesso? Scoprendo quali sono i
profumi preferiti del partner e tenendoli a portata di mano per giocarci.
Esistono molti olii da massaggio con moltissimi profumi (di fiori, cibo,
persino materiali sintetici e profumi
ai ferormoni).
Interessante anche provare nuovi aromi, fino a trovare quello capace di
eccitare. E a quel punto prometterlo come un premio e non concederlo finché non
si avrà ottenuto ciò che si chiede. Usata con costanza, questa tecnica è capace
di associarsi a un’emozione: associato uno specifico odore al piacere sessuale,
potrà essere usato come chiave di
attivazione ogni futura volta…anche fuori dal letto.
Perdere
i sensi…mixandoli!
I giochi di privazione sensoriale richiedono
conoscenza reciproca e preparazione e, spesso, si tende a eseguirli uno per
volta. Insospettabile, invece, è l’efficacia di un mix: di solito, ogni persona
ha un senso che, se stimolato, più di altri, conduce al piacere. Ma nulla vieta
di arrivarvi dopo esser passati da altri, come a un momento clou.
Altra cosa importante: non improvvisare. Dedicarsi in questo modo a una persona
richiede tempo, ma è piacevole anche per sé stessi. Infine, chiedete che si
giochi anche su di voi. Mischiate anche i giochi, non solo i sensi.
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