Questo articolo è rivolto ai pro del bondage e dell’antica arte dello shibari, l’arte di legare e annodare con una corda una persona per averla dominata. Questo articolo è rivolto a chi ha già inserito nella propria vita questa tecnica che è sia erotica che comunicativa, in quanto la si riesce ad attuare solo fra persone che hanno una forte connessione. Legare e farsi legare, infatti, richiede un consenso che va molto oltre il consentito, si potrebbe dire un consenso spirituale a fare di un corpo quel che si desidera. Questo articolo, infine, è rivolto a chi desidera acquistare una o più corde per sé e per il partner, per sperimentare sempre più nel bondage, districandosi in un mondo che non è semplice come si possa credere: esistono, infatti, moltissime tipologie di corde, diverse nel materiale ma anche nella tessitura (per lo più intrecciate o arrotolate).

Prima di comprare una corda da shibari

È importantissimo: durante una sessione di shibari, sia che ci si trovi in camera da letto o durante uno spettacolo, è obbligatorio avere a disposizione un kit di sicurezza per le emergenze con forbici e cesoie per tagliare le corde in caso di necessità, un kit del pronto soccorso nel caso in cui occorresse assistenza medica, una coperta per coprire il partner dopo la sessione.

Generalmente, le corde adatte per il bondage si possono acquistare sia su internet che nei sexy shop, ma anche le corde che si trovano nelle ferramenta sono adattissime.

Si può, infine, optare sia per corde molto sottili che per delle belle corde spesse. La differenza sta nella pressione che eserciteranno sul corpo: corde troppo sottili potrebbero causare problemi di circolazione, danni ai nervi, lividi e persino cicatrici. Per cui, si consiglia di scegliere una corda che sia fra i 5 e i 6 millimetri di diametro.

Di seguito, la descrizione con i pro e i contro di tutte le principali tipologie di corde da BDSM esistenti.

Corda in polipropilene per bondage

Di materiale sintetico, la corda in polipropilene non ha quasi per nulla dente (tooth), ossia il fattore che nelle corde genera l’attrito e tiene saldi i nodi, che è molto liscio, con il risultato che l’attrito è ridotto al minimo e al test della sfilatura è una corda molto veloce e affilata che non causerà praticamente mai bruciature sulla pelle. I nodi risultano abbastanza piccoli, ma sempre facili da sciogliere, sempre per la questione della mancanza dell’attrito. Nodi così piccoli e corda molto leggera appassionano molti bondageurs, ma non i puristi, che preferiscono le corde naturali. Plus: sono corde economiche che si lavano facilmente.

Contro: le corde sintetiche non possono essere usate vicino alle fiamme e alle pratiche con la cera. Non sono nemmeno così forti nel reggere molti carichi, per cui sono più adatte al bondage da camera da letto.

Corda di nylon per bondage

Altra tipologia di corda sintetica, è quella in nylon. Sono composte di molti begli intrecci che lasciano segni molto belli dal punto di vista estetico. Si tratta di corde molto flessibili, morbide e lisce, che generalmente permettono bei nodi compatti.

Contro: come tutte le corde sintetiche, sono un po’ care (ma mai come quelle naturali di qualità).

Corda di cotone per bondage

Le corde in cotone per BDSM sono in fibra naturale che tiene molto bene l’attrito sui nodi. Si trovano in vendita ovunque e sono fra le più economiche, per cui adatte anche ai principianti. Il dente è abbastanza valido e si tratta di corde molto forti, sebbene anche leggere (per cui i professionisti possono anche portarne in giro molti metri). Le corde in cotone si possono lavare e tingere agevolmente.

Contro: proprio per via del dente molto valido, i nodi si compattano molto duramente, il che può causare sia più dolore sulla persona legata che possibili difficoltà nello scioglierli (per cui avere a portata di mano le forbici è d’obbligo).

Corda di canapa per bondage

La canapa è una delle corde di fibra naturale più usate per lo shibari: di solito si presenta in forma attorcigliata anziché intrecciata, per un effetto estetico tipico dell’arte giapponese molto amato nel gioco delle corde. Ha un dente davvero eccellente che garantirà sicurezza e pochi nodi, ma ben fermi. Può essere graffiante o morbida, a seconda del processo di condizionamento.

Contro: la canapa ha una fastidiosa tendenza a perdere fibre, rendendo la legatura pruriginosa.

Corda di iuta per bondage

La corda di iuta è molto amata dagli appassionati di bondage, sebbene sia fra i materiali più cari in commercio. Più è stretta, più è rigida e resistente. Il fatto che sia stretta implica che le occorra un maggiore condizionamento prima di essere usata. Il dente è simile alla canapa in qualità e i nodi sono molto belli. Ha la particolarità di diventare più liscia e lucida con l’uso, come se migliorasse, e ha anche un tipico odore terroso molto amato dagli appassionati.

Contro: come ogni corda naturale, con i lavaggi tende a degradarsi. Non che arrivi a essere inutilizzabile, ma occorrerà fare attenzione al carico. Va asciugata sotto tensione, altrimenti si restringerà in modo non uniforme. C'è anche una maggiore probabilità di abrasione superficiale sulla pelle e bruciature da attrito se viene fatta scivolare molto rapidamente.